La dott.ssa Malfetti Angelita propone presso il suo studio un servizio di psicologia scolastica mettendosi a disposizione delle famiglie e delle scuole, in qualità di esperta nella formazione in psicologia, nel problem solving, nella comunicazione ed infine nell'organizzazione, progettazione e valutazione degli interventi da adottare per la prevenzione e la soluzione delle difficoltà nel bambino e nel ragazzo.
L'idea di fondo è:
1) che l'insegnante (e/o operatore scolastico) e il genitore debbano essere supportati dal parere di uno specialista non solo nella programmazione didattica ma anche e soprattutto nella scelta di strategie psicopedagogiche e nella valutazione della necessità o meno di interventi di sostegno;
2) promuovere la collaborazione tra le famiglie, la scuola e il servizio pubblico.
Il servizio di psicologia scolastica risponde anche alle richieste formulate dalla scuola attraverso il "progetto di educazione alla salute" organizzandosi attraverso due tipi d'intervento: la formazione e la consulenza.
In questo senso gli obiettivi ed il metodo di lavoro si delineano di volta in volta a seconda del tipo d'intervento richiesto predisponendolo sulla base delle situazioni concrete e del contesto.
INTERVENTI ED OBIETTIVI
1.Formazione del personale scolastico(educatori e/o operatori) e dei genitori
a) promuovere strategie di prevenzione del disagio nel bambino e nel ragazzo (enuresi, encopresi, fobie, somatizzazioni, atteggiamenti aggressivi e provocatori, isolamento sociale, mutismo elettivo, balbuzie, disattenzione ed iperattività, scontri e litigi, disordini alimentari.);
b) promuovere strategie di comunicazione efficace con il bambino o il ragazzo, tra educatori (e/o operatori) e familiari, tra genitori e tra colleghi, soprattutto rispetto alla rilevazione di situazioni problematiche ed alla valutazione e alla scelta dell'intervento più idoneo per risolverle(tecniche di problem-solving,richiesta di sostegno psicologico,etc);
c) promuovere competenze per la valutazione del disagio;
d) promuovere nell'educatore abilità d'intervento rispetto ai problemi del bambino;
e) promuovere un'idonea collaborazione all'interno della scuola, tra la scuola stessa e le famiglie; tra la scuola, le strutture pubbliche (ASL, Comune, etc) e la famiglia;
f) agevolare l'integrazione della diversità (handicap, extracomunitari, etc) in un clima di collaborazione con le famiglie.
2.Consulenza agli insegnanti (e/o operatori) e ai genitori
a) aiutare nella valutazione del disagio espresso dal /dai bambino/i o dal/dai ragazzo/i e/o dall'/dagli insegnante/i;
b) aiutare nella scelta dell'intervento più idoneo nella risoluzione del disagio (richiesta di un sostegno scolastico e/o psicologico, pianificazione di un intervento didattico e/o psicologico attraverso tecniche di problem-solving che l'educatore stesso può essere istruito ad utilizzare);
c) sostenere una comunicazione efficace tra la scuola e la famiglia soprattutto nel corso degli interventi sul disagio o per la prevenzione dello stesso;
d) promuovere la collaborazione tra la scuola e la famiglia supportando l'intervento dell'educatore sul bambino o ragazzo attraverso la mediazione.
METODO
La formazione consiste in "pacchetti" di incarichi.Ogni pacchetto sarà organizzato in un certo numero d'incontri (di 2-3 ore ciascuno) distribuiti a cadenza quindicinale o mensile, secondo la metodologia dell'imparare facendo (esperienza di lavoro concreto, non solo teorico).
Lo sportello di consulenza e mediazione è un utile supporto durante i corsi di formazione e comunque offre sempre, all'educatore in difficoltà, chiarimenti, sostegno e strategie d'intervento.
Il servizio di psicologia scolastica opera inoltre:
a) partecipando, a richiesta dei dirigenti scolastici, al consiglio di classe e al collegio dei docenti;
b) instaurando con i docenti (e/o operatori ), le famiglie e gli alunni, rapporti individuali e di gruppo secondo le norme del codice deontologico degli psicologi;
c) collaborando con gli insegnanti di sostegno, con le figure del sistema scuola, con gli psicologi e con gli altri operatori delle ASL, con i responsabili dell'istruzione, della cultura, della formazione e dei servizi socio-assistenziali;
d) richiedendo la collaborazione delle famiglie per problematiche che interessano il rapporto scuola - famiglia;
e) collaborando alla ricerca sperimentale e all'individuazione di forme e modalità connesse ad una migliore organizzazione delle scuole secondo le norme dell'autonomia scolastica;
f) collaborando con i docenti per la ricerca sperimentale e per l'attuazione di tutti quei processi psicologici connessi all'insegnamento e all'apprendimento.
SCHEMA SINTETICO RIASSUNTIVO DEGLI INTERVENTI
1)Sportello di consulenza psicologica e psicopedagogia è servizio aperto presso le singole scuole
(e/o gli asili) circa una volta alla settimana rivolto a insegnanti (e/o operatori), genitori e ragazzi
(a partire dai 13 anni ) che lamentano un problema.
2)Cicli d'incontri per la formazione degli insegnanti (e/o operatori ) sull'"intervento strategico"
nei contesti educativi:
- Esposizione teorico è epistemologica dell' approccio strategico;
- Esposizione dei 'protocolli' d'intervento strategico nei contesti educativi;
- Riferimenti alla teoria della comunicazione;
- Esercitazioni: applicazione dei protocolli sulla base di problematiche concrete presentate dagli insegnanti(e/operatori);
- Lavoro autonomo degli insegnanti e/o operatori (in gruppi di 4-5 persone) su casi reali sotto la supervisione di un consulente - formatore.
3)Cicli d'incontri per genitori e ragazzi (a partire dai 13 anni):
- La comunicazione efficace nelle varie fasce d'età evolutiva;
- Educare alla comunicazione dell' "affettività" (il linguaggio del corpo, l'espressione delle emozioni, la sessualità);
- La prevenzione di problemi psicologici, disturbi comportamentali e somatizzazioni;
- L'intervento dell'educatore di fronte ai problemi.
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